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sabato 20 aprile 2013

APPINO - Bologna “Locomotiv” - (13.04.13) + The crazy crazy world of Mr Rubik




 Recensione a cura di Luca S.

 Appino con…sorpresa, iniziale!

Entusiasmo.
Ecco la sensazione che mi ha accompagnato nei giorni e nelle ore precedenti a questo live. Le premesse in fondo c’erano tutte: un buon disco, dei singoli forti e incisivi e un complesso di musicisti (sezione ritmica made in Teatro degli Orrori) di sicuro affidamento.
E...tranquilli, le premesse non sono state tradite!!

Quando si esce da un live con cd in mano e voglia di ascoltarlo in macchina vuol dire che il concerto è entrato dentro, che le note continuano a vibrare
 

La scaletta ovviamente è tutta contenuta nel disco di esordio da solista di Appino, “Il testamento”.

La band formata a posta per questa tourné di spalla ad Appino regge bene il palco, sprigiona suoni ed energia sostenuti dal tocco martellante di Franz Valente alla batteria.
Un'ora e un po’ di concerto volato via in fretta tra sensazioni forti, parole pesanti che galleggiano su note a volte distorte e a volte pulite.
Acustiche che non ti lasciano indifferente. Ti scuotono come ti scuote l’energia di Andrea Appino che si mette a nudo, esterna il suo passato, la sua giovinezza, e forse, un pizzico di sofferenza esistenziale. 

 
Si va dalla bellissima e incisiva “il testamento”, all’acustica “la festa della liberazione” passando per le distorsioni di “solo gli stronzi muoiono” e l’elettronica de “i giorni della merla”.
Unico appunto. Il pubblico non era numeroso, ma era un pubblico che comunque ha dato una chance ad un cantautore già affermato con gli “zen circus” ma pur sempre all’esordio come solista…forse un bis, un saluto in più sarebbe stato apprezzato. 
 
VOTO: 7

Ah…dimenticavo la sorpresa…inziale...

The crazy crazy world of Mister Rubik”, gruppo prodotto dall’etichetta “Locomotiv” (l’etichetta del locale dove si sono esibiti). Veramente veramente apprezzabili. Un mix tra i “Blonde Redhead”, Giovanni Lindo Ferretti e musiche etniche “sambeggianti”. Chitarre, sintetizzatori, basso e batterie concentrate in 3 musicisti che mettono insieme un live ricco di energia, di suoni e di ritmi molto particolari. Ma soprattutto ricco di bellissime idee musicali da far letteralmente saltare e ballare il pubblico che aspettava Appino. 



Grazie a loro i cd in mano alla fine del concerto erano due invece che uno, perché ne valeva davvero la pena. L’ultimo album si chiama “Urna elettorale”.
Segnamo dunque questo nome e teniamoli d’occhio, perché suoneranno in giro per lo Stivale e se vi capita meritano davvero una visita!

VOTO: 7

A presto con la recensione dell’album di Appino ;-)

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